Le prime notizie su questo edificio risalgono alla visita pastorale del vescovo Giberti nel 1530, ma la sua costruzione deve risalire ad alcuni anni prima, come fa pensare l’iscrizione in un frammento di affresco: Manerba 1514. Nel 1746 in occasione della posa della prima pietra della parrocchiale di S. Maria Assunta, rischia di essere demolita per necessità di materiale per il nuovo edificio. Con la costruzione del cimitero nel XIX secolo è diventata la cappella dello stesso. L'interno, a impostazione longitudinale, è costituito da un unica navata scandita in tre campate da due archi che termina in un presbiterio quadrangolare con volta a crociera, affiancato dal corpo del campanile. Ricca di affreschi attribuiti al cosiddetto “Maestro di Solarolo” operante tra metà del XV e i primi del XVI secolo.