- Museo di Salò
Il museo, inaugurato nel giugno 2015, attraverso le raccolte, l'allestimento e ancor più attraverso le iniziative che ne faranno un luogo vivo della cultura, vuole essere un luogo in cui raccogliere, interpretare, comunicare alla comunità e a quanti visitano Salò e il Garda, l'identità della città, i suoi tesori, il suo contributo alla storia nazionale.
Il percorso museale è costituito da alcuni nuclei eterogenei fra loro che si innestano in una filigrana a comporre la storia di Salò e vivono in continuo dialogo con la città, come gli spazi del museo dialogano con il paesaggio urbano e con il lago.
Le collezioni sono allestite nei tre livelli in cui è articolato lo spazio della ex chiesa di Santa Giustina e del collegio; il piano terreno ospita abitualmente esposizioni temporanee.
Per favorire l'accessibilità delle raccolte, è presente un percorso informativo e tattile per ipovedenti e non vedenti.
- Nastro Azzurro
Il museo è stato fondato nel 1949 ed è unico in Italia.
L’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al Valore Militare, nacque nel 1923 per riunire i decorati e ricordarne l’eroismo e trae il nome dal nastro delle decorazioni al valore. Nel 1934 Luigi Ebranati (1890-1985) dava vita al Gruppo di Salò dell’Istituto; quindici anni dopo, nel 1949, inaugurò il Museo (Museo Sacrario Adolfo Battisti, dal nome del compagno d’armi con cui aveva condiviso le dolorose esperienze della guerra e la ricerca appassionata dei cimeli dai campi di battaglia). Le raccolte, continuamente accresciute, comprendono testimonianze e documenti dei decorati non solo salodiani, reliquie risorgimentali e dai fronti della I e della II Guerra Mondiale, armi, uniformi.
Il Museo è di proprietà della Federazione della Provincia di Brescia del Nastro Azzurro che lo gestisce. Le raccolte, prima esposte in in quattro sale al piano terreno di palazzo Fantoni, sono state trasferite e riallestite al Centro Culturale Santa Giustina nel 2015 per agevolarne la fruizione da parte dei visitatori. Alcuni cimeli, di particolare rilievo per la storia di Salò, sono stati concessi in deposito al MuSa e sono visibili nel percorso museale.
Il percorso storico prende avvio con le campagne Napoleoniche (notevole la borraccia di Domenico Grisetti) e, attraverso le lotte Risorgimentali e Garibaldine che videro l’intensa partecipazione dei volontari Salodiani, affronta la tragedia della Prima Guerra Mondiale, dalle cui ferite nacque l’Istituto del Nastro Azzurro e l’idea stessa del Museo, e della Seconda Guerra Mondiale, per la quale offre anche testimonianze degli episodi bellici più prossimi a Salò.