Cooperativa Agricola Possidenti Oliveti

Supermarket - Fioreria

Via IV Novembre 25010 Limone sul Garda

DESCRIZIONE
LA NOSTRA STORIA
IL NOSTRO OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA GARDA BRESCIANO D.O.P.
  • La Cooperativa gestisce in:

    Via IV Novembre
    - Una fioreria dove trovare dalla pianta ornamentale per la casa all'omaggio floreale per una qualunque ricorrenza particolare.

    Via Campaldo
    - Un fornitissimo supermarket dove trovare oltre ai consueti prodotti anche tutta la propria produzione di Olio Extravergine Garda D.O.P. (il frantoio visitabile è a pochi metri), un’ottima selezione di salumi, formaggi carni bovine e suine.
  • L’olivicoltura sul Garda si sviluppò col Medioevo, anche se non mancano testimonianze sporadiche della presenza dell’olivo in epoca più antica.
    Noccioli di olive risalenti all’ultimo periodo di Roma repubblicana sono stati infatti rinvenuti nell’area palafitticola del Bor, presso Pacengo; a Malcesine è venuta alla luce, unitamente a molte monete romane dell’epoca dell’imperatore Massenzio (inizi del sec. IV), una pietra da frantoio con scannellature laterali per la raccolta dell’olio.
    I documenti più antichi sulla pianta cara a Minerva sono numerosi a partire dal sec. VIII. La produzione fu valorizzata, ancor prima che a scopo alimentare, probabilmente per gli usi liturgici: l’olio veniva usato per somministrare i sacramenti e per mantenere accese le lampade ai tabernacoli delle chiese.

    Espliciti riferimenti all’oliveto di Limone sono della metà del Cinquecento, quando Silvan Cattaneo, descrivendo un suo viaggio sul lago compiuto verso il 1550 annotò:
    “Passammo innanzi ad una bella terricciuola, che a guisa di semiteatro in un angolo tra la montagna e il lago è situata, chiamata Limone, alla quale per essere in quel seno angusto e ristretto, non se le puol andar, se non per acqua, e da una strada erta, e malagevole verso la montagna predetta; ha vicino, ed intorno a sé, ascendendo sul collicello che la circonda, un vago e fertilissimo bosco di ulivi, li più belli, spessi e fronduti che sian in que’ contorni, e che non mai fallano, ma sempre verdi e morbidi e sempre carichi di uliva si veggiono al dovuto tempo, con una fonte al sommo di questo colle, che tutti gli irriga e bagna e, quantunque il sito sia stretto, pur la natura fedelissima e prodiga donatrice gli ha fatto dono di tre grandissimi privilegi e grazie, il primo dandogli il luogo abbondantissimo di olio, di modo che più ne raccolgono in quel poco di terreno gli abitanti che in tre volte tanto altrove non si fa, e migliore e più saporito...”.
    E non è perciò un caso che nel 1595 a Limone si contassero 20 torchi da olio! Per tutto il Seicento l’olio rappresentò per l’Alto Garda il prodotto più pregiato.
    Ne fanno fede le molteplici attenzioni dei provveditori di Salò, soprattutto per cercare di riscuotere i dazi per Venezia. La maggior parte dell’olio prendeva la via della Germania, sfuggendo ad ogni controllo fiscale.
    Nella sua Relazione presentata al Senato veneto nel dicembre 1659, il provveditore Niccolò Gritti lamentava che, degli 11-12.000 ducati di dazio che si sarebbero dovuti riscuotere, solo 3810 finivano nelle casse statali: i 229 torchi da olio sparsi nei Comuni della Riviera erano evidentemente poco controllabili! Così si finì col far contare gli olivi di ogni paese ed imporre un dazio di due soldi per pianta: pur in mezzo a molti malumori, ci si garantì in questo modo da una evasione massiccia.

    Poi venne il grande freddo del 1709: gelarono perfino le acque del lago e anche a Limone morirono migliaia di olivi, con danni irreparabili per i piccoli proprietari e i miseri contadini. Il freddo si ripresentò più volte nel corso del secolo, alternandosi al “bisól”, la mosca olearia, altro “nemico” contro il quale non c’era rimedio. Degli olivi di Limone scrisse Pietro Emilio Tiboni nel 1859: “L’oliveto, che dalle sponde del lago poggia verso la parte settentrionale fino presso a’ dirupi, e verso occidente distendesi fino all’inculto vallone di Bine, e quindi sino al ponte di Burdole, vicino di Ustecchio, è il più ferace dei dintorni, e getta moggia di olio, l’uno con l’altro anno, 420, che moltiplicano pesi bresciani 4095. Quest’olio sì per la postura degli olivi sì per la diligentissima coltivazione torna il più dilicato e migliore della Riviera.
    Le bacche raccolte dall’olivo al sopravvenire dell’inverno, e macerate, si spremono al presente in Limone per due macchine mosse dall’acqua, sostituite con gran vantaggio a’ vecchi torchi: dove esse cavano tutta la parte oleosa con meno fatica di mano, e con maggior prontezza e sicurtà”.


    Alla fine della prima Guerra mondiale l’olivicoltura limonese fece un salto di qualità.
    Il 29 novembre 1919 ventotto piccoli proprietari, guidati dal parroco don Giovanni Morandi, costituirono una Società anonima denominata “Cooperativa tra i possidenti di oliveti” allo scopo di molire le olive presso un unico frantoio sociale.

    Il 4 dicembre 1925, la Cooperativa acquistò in via Campaldo - già contrada del Lupo - l’immobile, in precedenza utilizzato come cartiera, per adibirlo ad olieria.
    Per la turbina che doveva muovere le molazze fu costruito il canale di derivazione dell’acqua dal torrente San Giovanni, in parte ancora esistente.

    Da allora, l’oleificio ha via via migliorato la struttura produttiva, mantenendo tuttavia le caratteristiche tradizionali della lavorazione a freddo con le molazze in pietra.

    La produzione, sostenuta da circa 450 piccoli soci, si mantiene oggi su livelli di nicchia; nel corso dell’anno 2006-07 sono stati moliti quintali 1769,65 di olive, con una produzione di quintali 393,46 di olio.

  • L’olio extravergine di oliva “Garda bresciano d.o.p.” si produce lungo la sponda occidentale del Garda, dove Limone è situato, da olive raccolte a mano da piante selezionate delle tipiche qualità Casaliva, Leccino, e Frantoio. Esso, per il suo alto contenuto di acidi grassi polinsaturi, è ritenuto tra i migliori oli di oliva del mondo.

    L’olio ha il riconoscimento della origine sicura, protetta e certificata; è quindi di qualità superiore, con caratteristiche organolettiche e sensoriali che corrispondono ai seguenti requisiti:
    - Colore dal verde al giallo
    - Odore di fruttato medio o leggero
    - Sapore fruttato con leggera sensazione di amaro e piccante
    - Acidità massima totale 0,5 g / 100 g di olio
    - Numero perossidi > = 12 meq 02 / kg
    - Acido oleico > = 72%

    Caratteristiche di qualità unite a particolari metodi di produzione: le olive sono spremute con macine in pietra entro cinque giorni dalla raccolta. La polpa passa dalle molazze alla gramoladosatrice e alle presse idrauliche. L’olio si separa per centrifugazione e, dopo essere passato attraverso il filtro a cotone, è raccolto nel contenitore di stoccaggio, pronto per l’imbottigliamento. Tutta la lavorazione è eseguita a freddo in quanto, durante il processo estrattivo, la temperatura del prodotto non supera i 27° C.

    All’olio extravergine di oliva “Garda Bresciano d.o.p.” vengono riconosciute genuinità e qualità antiossidanti tipiche; è prodotto da olive provenienti da ulivi selezionati della qualità Casaliva e Frantoio, caratteristiche della zona.
    Per la sua caratteristica qualità di leggerezza e aroma fruttato medio leggero è particolarmente indicato per la maggior parte dei piatti, in particolare per il pesce alla brace, le carni rosse alla griglia, le zuppe e le verdure, sia cotte che crude.

    Nel maggio 1999 l’olio extravergine di oliva prodotto a Limone è stato definito “la più grande sfiziosità” di “Cibus Mediterraneo”, il salone professionale dell’alimentazione della Fiera del Levante di Bari dedicato ai prodotti tipici che si distinguono per genuinità e tradizione.

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