L’Eremo di San Paolo, sorto per volere dei Conti d’Arco, si trova sull’antica strada che conduceva a nord, verso Trento.
E’ una delle testimonianze sacre più antiche della zona, il suo altare, infatti, risulta consacrato già il 9 aprile 1186.
Abitato da diversi eremiti ed eremite, nel corso dei secoli è servito anche da lazzaretto e da luogo di accoglienza e contumacia extra moenia per la città di Arco.
Nel XVIII secolo l’Eremo venne un po’ abbandonato, fino a quando nel 1844 la Chiesa ed il bosco circostante vennero acquistati da Gregorio de Althamer, borghese di Arco e proprietario di una splendida villa a Prabi che ne finanziò il restauro, l’Eremo continuò a essere utilizzato fino al 1950, anno dopo il quale cadde in uno stato di completo abbandono.
La storia dell’Eremo di San Paolo quindi è un susseguirsi di abbandoni e recuperi fino a quando il Comune di Arco decide di acquistarlo e restauralo, recuperando così degli affreschi di pregio raffiguranti l’ultima cena e la vita di San Paolo.